Nutrizione

Zucchero oppure dolcificante, conosci la differenza?

"BASTA UN POCO DI ZUCCHERO E LA PILLOLA VA GIU’"... recitava Julie Andrews nelle vesti di Mary Poppins… ed è proprio così.

Il dolce è il primo dei sapori che impariamo a conoscere dal latte materno e con l’aggiunta di un po' di zucchero tutto diventa più buono al palato, ma dietro a questa confortevole sensazione lo zucchero cela una serie infinita di problemi, non ultima la condizione di dipendenza, talmente forte, che spesso si possono definire queste persone come dei veri propri TOSSICI-DROGATI DI ZUCCHERO.

Oggi vedremo insieme sotto quale forma in commercio si può reperire lo zucchero o sue alternative, ossia i dolcificanti.

  • SACCAROSIO: è lo zucchero comunemente conosciuto come “zucchero da tavola”, bianco, raffinato oppure grezzo ricavato dalla canna da zucchero
  • ZUCCHERI NATURALI: malto di riso, arrowroot (un amido alimentare noto anche come “fecola di maranta” estratto da alcune piante tropicali), amasake (ottenuto facendo fermentare il riso, o altri cereali, con il koji), sciroppo d'acero, miele, sciroppo d'agave
  • POLIOLI: composti chimici che contengono più gruppi ossidrilici; sono carboidrati idrogenati usati come dolcificanti in sostituzione allo zucchero come lo xilitolo, il sorbitolo o il maltitolo
  • DOLCIFICANTI DI SINTESI: sono molecole artificiali di sintesi come l’aspartame, la saccarina o il sucralosio spesso inseriti nelle diete per diabetici
  • DOLCIFICANTI NATURALI: stevia il cui estratto vegetale è fino a 250 volte più dolce del saccarosio oppure lo sciroppo di yacón che si ricava da un tubero principalmente proveniente dal Perù e dalla Cordigliera andina, attraverso l'evaporazione del succo della radice a basse temperature. Lo sciroppo di yacòn contiene dei frutto-oligosaccaridi (FOS), zuccheri dalla struttura particolare e complessa con potere PREBIOTICO e ha un valore calorico relativamente basso (≈20 Kcal per cucchiaio).

Ormai è noto a tutti che un apporto di zucchero smodato con la dieta favorisce l’insorgenza di tutta una serie di patologie, tra cui anche l’osteoporosi come descrivo in un precedente articolo.

Anche i dolcificanti di sintesi, che forniscono un apporto calorico pari a zero, inducono un innalzamento dei livelli di insulina, per cui non sono ugualmente indicati.

I dolcificanti naturali, particolare lo sciroppo di yacòn non sembrano al contrario, aumentare il livello di glicemia ed alcuni di questi possono addirittura abbassare i livelli di insulina. Inoltre, lo sciroppo di yacòn con i suoi FOS può promuovere una funzione immunitaria più forte e un migliore metabolismo dei lipidi.

Tutto ciò suggerisce che sono le opzioni migliori per la salute metabolica rispetto ai dolcificanti artificiali o allo zucchero (saccarosio).

Dr.ssa Monia Senni Biologa Nutrizionista