Gravidanza

Nutrizione e gravidanza: gli esperti raccomandano di mantenere sotto controllo il peso corporeo

Parte Prima

In gravidanza la donna va incontro ad un profondo cambiamento del proprio corpo.

Le linee guida consigliano di non eccedere con l’incremento di peso, in quanto i chili di troppo possono pregiudicare il buon esito della gravidanza. Spesso però, risulta complicato conciliare le abitudini radicate da tempo con le nuove necessità e il ritmo frenetico della vita di ogni giorno che noi donne siamo costrette a mantenere per riuscire a gestire lavoro, casa e famiglia.


Per iniziare a parlare di corretta alimentazione in gravidanza non ci si può esimere dallo sfatare uno dei più comuni falsi miti, purtroppo ancora oggi frequentemente diffuso nell’immaginario collettivo, secondo il quale la donna in gravidanza debba mangiare per 2!

L’incremento di peso deve essere parametrato all’indice di massa corporeo (IMC) pre-gravidico. Per indice di massa corporea pre-gravidico si intende indicare il rapporto tra l’altezza della donna e il suo peso ad inizio gravidanza. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), un individuo si può definire normopeso quando possiede un IMC compreso tra 18.5 e 24.99.

In base alle linee guida la donna normopeso, ossia con un indice di massa corporea pre-gravidico compreso nell’intervallo sopra citato, dovrà incrementare il suo apporto calorico giornaliero di circa 250-300kcal. In pratica, con 2 vasetti di yogurt e 2 frutti in più al giorno abbiamo già introdotto circa 250 Kcal!!!

Se poi la donna inizia la gestazione con un indice di massa corporea pre-gravidico rientrante nell’intervallo del sovrappeso 25-30 o addirittura nella successiva fascia dell’obesità >30, il suo intake calorico giornaliero dovrà rimanere pressoche invariato, in quanto le sue riserve energetiche potranno fisiologicamente soddisfare le esigenze materno-feto-placentari.

Iniziare il percorso gestazionale in una condizione di normopeso e non ingrassare oltre i limiti, permette alla donna di ridurre sensibilmente il rischio di complicanze durante la gravidanza e di influenzare positivamente sia la sua salute, ma anche quella del bebè in arrivo.

Dr.ssa Monia Senni, Biologa Nutrizionista