Il the verde e le sue innumerevoli virtù

Quando si parla di alimentazione non ci si può esimere dall’includere oltre ai cibi solidi anche quelle bevande come the, tisane, infusi, caffè, che possono accompagnare il pasto oppure venire consumate lungo la giornata.

Un nutrizionista a mio parere, deve includere nella dieta del proprio paziente anche quei consigli su come integrare queste bevande, molte delle quali capaci di apportare sostanze benefiche per l’organismo.

Un approfondimento particolare va sicuramente dedicato al the verde, una bevanda lontana dalle abitudini alimentari tipiche del territorio cesenate, dove molto comune e abbondante risulta essere il consumo di caffè.

Il the verde può venire considerato un “elisir di lunga vita” per via delle sue innumerevoli proprietà benefiche e per questo motivo potrebbe entrare a far parte della nostra alimentazione quotidiana.

Quanti tipi di the conosciamo: il the nero e il the verde

Il the è una pianta sempreverde particolarmente resistente al freddo autoctona dei paesi orientali, specie India e Cina.

Esistono diverse specie di the, ma le più note sono quelle che afferiscono alle varietà Camelia sinesi e assamica. Con la varietà Camelia sinesi si può preparare una bevanda leggera e delicata, mentre dalla varietà assamica si ottengono infusi molto più aromatici dal sapore strutturato e intenso.

In commercio si possono trovare diverse varianti di the come ad esempio il the nero e il the verde, bevande ottenute con due diversi procedimenti.

Per la produzione del the nero si utilizzano le gemme e le due foglie adiacenti che, appena raccolte, vengono fatte appassire esponendole a una corrente d’aria per ridurne l’umidità.

Successivamente, le gemme e le foglie vengono sottoposte alla procedura di “rollatura” che attua una frantumazione delle strutture cellulari con il fine di consentire all’enzima polifenolossidasi l’ossidazione delle catechine (sostanze antiossidanti) presenti nelle foglie.

In questo modo, il contenuto di catechine antiossidanti raggiunge il 35% della composizione della foglia. Al procedimento di rollatura viene fatta seguire una fermentazione di 3-4 ore seguita da una rapida essiccazione delle foglie in forni a 95°C .

Le foglie assumono così una colorazione ramata dovuta all’ossidazione delle catechine che vengono trasformate in teflavine e tearubigine, sostanze che poi impartiranno all’infuso un tipico colore rosso-arancio.

L’intera procedura mostra però l’inconveniente di favorire l’ossidazione delle catechine, ossia, delle “molecole nobili” dall’elevato potere antiossidante e benefico presenti in elevata quantità nelle foglie della pianta del the….

Dott.ssa Monia Senni, Biologa Nutrizionista