Nutrizione

La dieta dell’intestino - seconda parte

Il microbiota e l’ospite presentano interazioni metaboliche molto strette che non vanno intese esclusivamente da un punto di vista nutrizionale, in quanto condizionano anche la salute dell’ospite. Infatti, è risaputo che enzimi di origine microbica possono catalizzare trasformazioni chimiche dei componenti alimentari, farmaci o di substrati prodotti dall’ospite, tali da alterare la biochimica, la fisiologia e le caratteristiche immunologiche dell’organismo umano.

È noto, ad esempio, come l’ecosistema microbico contribuisca alla modulazione di diverse funzioni gastrointestinali intimamente legate all’immunità quali:

  • Motilità
  • Secrezione esocrina e neuroendocrina
  • Permeabilità della barriera mucosa
  • Sensibilità viscerale e funzioni immunitarie mediate dal GALT (Gut associated Lymphoid Tissue)

Alcuni microrganismi (Lactobacilli in particolare) producono sostanze dall’azione antimicrobica (in primis, le batteriocine) e rendono l’ambiente endoluminale inidoneo alla crescita dei patogeni.

Il microbiota influenza l’assorbimento di minerali importanti per l’uomo e può sintetizzare vitamine coinvolte in diversi pathways metabolici.

Diversi studi negli ultimi anni ipotizzano che il microbiota intestinale possa rivestire un ruolo specifico nell’ambito dello sviluppo dell’obesità.

Altri microrganismi presenti nel nostro tratto digerente che compongono il microbiota umano quali Proteus, Clostridi, Veilonella possono anche portare effetti nocivi attraverso la produzione di tossine e carcinogeni.

In questo anno poi, la pandemia da Covid-19 non ha sicuramente giovato alla salute del nostro intestino.

Nei pazienti che ho avuto modo di visitare in questi mesi ho potuto riscontrare che la quarantena forzata e lo stile di vita sedentario che ne è conseguito, associato ad abitudini alimentari scorrette, hanno sicuramente orientato il microbiota intestinale verso uno stato di disbiosi. In tanti mi hanno riferito di accusare fastidiose fermentazioni, meteorismo, difficoltà di evacuazione. Questo stato di disbiosi non va assolutamente sottovalutato, va necessariamente individuato e corretto in quanto vi ricordo che una buona parte del nostro sistema immunitario risiede ed ha relazioni strette con l’intestino.

Comprendendo moltitudine e complessità dell’ecosistema microbico intestinale e le sue strette relazioni con la salute dell’ospite, possiamo comprendere l’importanza di mantenere e favorire il suo equilibrio attraverso uno stile di vita che contempli una dieta adeguata, in quanto una sua alterazione può condurre ad una serie di patologie sia locali che sistemiche anche gravi.

Dr.ssa Monia Senni Biologa Nutrizionista