Dieta e Patologie

Diverticolosi e Malattia Diverticolare: quale dieta è più indicata?

I diverticoli sono delle vere e proprie estroflessioni della mucosa intestinale che si presentano sotto forma di piccole ernie rotondeggianti di dimensioni e numero variabili, che possono presentarsi lungo tutto il colon, specie nel tratto del sigma e del colon discendente.

Si stima che circa il 65% degli individui adulti abbia diverticolosi del colon.

I fattori eziologici dei diverticoli non sono ancora del tutto chiari, ma tra i più probabili troviamo:

  • ETA’ (≥60 anni: in generale gli anziani hanno una spiccata lassità dei tessuti del connettivo, tonaca intestinale compresa che favorisce la formazione di diverticoli)
  • DIETA INAPPROPRIATA: POVERA DI ACQUA E FIBRE E RICCA DI CARNI ROSSE
  • FATTORI EREDITARI
  • OBESITA’
  • VITA SEDENTARIA
  • USO PROLUNGATO DI FARMACI ANTINFIAMMATORI (FANS)
  • TABAGISMO

Sebbene la maggior parte delle persone con diverticolosi sia asintomatica, il 20% di questi pazienti può sviluppare una malattia diverticolare complicata con sintomi quali:

  • DOLORE ADDOMINALE ACUTO
  • SANGUINAMENTO DIVERTICOLARE
  • IMPORTANTI ALTERAZIONI DELL’ALVO (stipsi/diarrea)
  • ESPULSIONE DI MUCO ATTRAVERSO LE FECI

Dunque con il termine diverticolite si intende indicare l’attivazione di un processo infiammatorio a carico di uno o più diverticoli.

La dieta

Le raccomandazioni dietetiche devono innanzi tutto essere la derivazione dello stato attuale del paziente. Per tanto, se il paziente si trova in una fase acuta con complicanza infiammatoria del diverticolo, è necessario procedere con una dieta povera di scorie e molto ricca in acqua.

Molto consigliati, per un periodo variabile dai 10 ai 15 giorni, gli estratti di verdura di origine biologica di cui sarà dunque possibile impiegare anche la buccia. Occorre ricordarsi che questi estratti non vanno addizionati con frutta fresca. Estremamente importate sarà ricorrere ad un’adeguata idratazione giornaliera attraverso il consumo di acqua naturale con pH neutro bevuta lungo il corso della giornata, rigorosamente calda (non bollente, al limite a temperatura ambiente), ancora meglio se sotto forma di infusi o tisane specifiche antinfiammatorie come il the Kukicha.

In questo periodo sono sempre sconsigliate:

  • CARNI ROSSE E CARNI PROCESSATE (salumi, insaccati vari)
  • SPEZIE PICCANTI (tabasco, paprika, pepe, curry e peperoncino)
  • CACAO
  • LATTE
  • BIBITE GASSATE, ALCOLICI E SUPERALCOLICI

Al contrario, se il paziente mostra una diverticolosi asintomatica la sua dieta dovrà essere ricca in fibre, specie idrosolubili provenienti dai cereali biologici, anche integrali. E’ sempre buona prassi adottare un adeguato ammollo del cereale integrale prima del suo consumo, ancora meglio se il cereale scelto viene successivamente ridotto in crema.

In letteratura, esistono evidenze che la sinergia tra una terapia dietetica personalizzata con cicli di probiotici può mostrarsi efficace nel trattamento di pazienti con diverticolosi e malattia diverticolare complicata.

In ogni caso, prima di intraprendere una linea dietetica e integrativa che dovrà essere peculiare per ciascun paziente, occorre effettuare una attenta valutazione in quanto esistono delle condizioni definibili come “sfumate”, individuabili solo da un Nutrizionista esperto in questa materia.

Dr.ssa Monia Senni Biologo Nutrizionista

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