Nutrizione

Dieta, infiammazione e Omega 3

L’infiammazione di basso grado silente e cronica, dunque asintomatica è ad oggi ritenuta dalla comunità medico scientifica il processo cellulare che sottende l’insorgenza delle principali malattie cronico degenerative, ossia:

  • Patologie cardiovascolari (principale causa di morte nella popolazione mondiale)
  • Malattie dismetaboliche (come il diabete)
  • Tumori

La dieta dei paesi occidentali, Italia compresa, è particolarmente ricca di alimenti pro infiammatori.

Sulle tavole degli italiani, ad esempio, sono frequentemente presenti cibi raffinati come prodotti da forno preparati con farine 00, cibi in scatola o precotti che abbondano di molecole che sono in grado sia di avviare che di sostenere il processo infiammatorio.

Purtroppo, la dieta degli italiani di oggi si mostra sempre più carente di alimenti in grado di apportare molecole capaci di contrastare l’infiammazione, come ad esempio gli acidi grassi essenziali omega 3.

Gli acidi grassi essenziali sono quegli acidi grassi che l'uomo, così come altri animali, può introdurre esclusivamente attraverso la dieta per mantenere l'organismo in buone condizioni di salute.

Questi acidi grassi sono necessari all'organismo in quanto esso non è in grado di auto-sintetizzarli. Gli omega 3 sono componenti essenziali delle membrane plasmatiche e dalla loro trasformazione metabolica originano i cosidetti eicosanoidi, che sono importanti mediatori di numerose reazioni cellulari.

Il pesce azzurro, che un tempo era comune nell’alimentazione dei popoli che si affacciavano sul mar Mediterraneo e i semi oleaginosi, come le noci e i semi di lino, rappresentano una fonte ricca di acidi grassi omega 3, acido eicosapentaenoico (EPA), acido docosaesaenoico (DHA) e acido alfa linolenico (ALA).

Questi omega3 definibili “grassi buoni” mostrano una potente azione antinfiammatoria.

Il beneficio di questi acidi grassi essenziali si registra a carico dei sistemi cardiovascolare, nervoso e immunitario:

  • forte azione antitrombotica
  • effetti anti-aritmici
  • azione antinvecchiamento molto potente
  • azione neuro-protettiva
  • aumentata competenza del sistema immunitario

Una caratteristica essenziale degli acidi grassi omega3 e omega6 è che il loro metabolismo segue vie totalmente distinte, ma competono per gli stessi enzimi che catalizzano le reazioni di trasformazione. Ciò comporta che un’eccessiva introduzione di una tipologia di acido grasso inibisce la trasformazione enzimatica della seria antagonista, determinando un forte sbilanciamento del rapporto delle 2 tipologie di acidi grassi essenziali, con conseguenze importanti per la nostra salute.

Nella dieta degli italiani di oggi il rapporto omega6/omega3 (13:1) è molto distante dalla condizione idealmente consigliata dalla Società Italiana di Nutrizione Umana (4:1)

Dr.ssa Monia Senni Biologa Nutrizionista